YACHTING CLUB AGROPOLI
Il pontile gestito dalla società SI.VI. srl sito all’interno del porto di Agropoli, è stato inaugurato nel maggio del 1996.
Naturalmente, negli anni successivi, è stato oggetto di sviluppo e di miglioramenti sia per quanto riguarda gli impianti che per i servizi offerti ai diportisti.
Il pontile ha una lunghezza di 62 metri e una larghezza di 2,48 metri. Alla testa del pontile vi sono circa 5,00 metri di pescaggio che si riduce progressivamente nell’avvicinarsi al molo di sopraflutto, fino ad un minimo di 2,10 metri (visualizza planimetria)
Il pontile è costituito da moduli galleggianti ad alto dislocamento e galleggiamento discontinuo, costituiti da un robusto telaio in acciaio saldato e zincato con piano di calpestio in doghe smussate e scanalate in legno lamellare: materiali resistenti alla corrosione marina, agli idrocarburi e atossici al contatto con l’epidermide.
I moduli sono supportati da n° 3 unità galleggianti in speciale calcestruzzo armato, con nucleo in polistirolo espanso a cellula chiusa, che ne garantisce l’inaffondabilità. Sul pontile è collocata una tenda parasole, a forma di pergolato, con struttura in acciaio, amovibile, e con copertura telata in PVC di colore chiaro. Il cancello di accesso è in ferro zincato: L’erogazione di acqua potabile e di energia elettrica, mediante cavidotti per l’allaccio alla rete idrica ed elettrica comunali, è consentita da colonnine per la relativa distribuzione.Sono inoltre presenti colonnine di colore rosso per la sicurezza in caso di incendio nonché un apposito dispositivo antincendio. Naturalmente vi sono scalette di sicurezza in caso di accidentale caduta in mare.
E’ disponibile un collegamento WI.FI. gratuito e un servizio di videosorveglianza per la tutela della sicurezza, con particolare attenzione alla riservatezza e all’identità personale.
Ma un porto si trova all’interno di un territorio. Qui si respirano i profumi della macchia mediterranea. Siamo nello splendido golfo di Salerno che presenta, a destra, la Costiera Amalfitana arricchita da località di fama mondiale quali Positano e Ravello e, più avanti, l’isola più famosa e bella del Mediterraneo: Capri. A sinistra si trova la Costiera Cilentana, meno conosciuta, ma ricca di una più selvaggia bellezza, che inizia dalla città di Agropoli e culmina nella mitica penisola di Palinuro
Noi siamo in un territorio che fu parte importante della Magna Grecia, che ha avuto come centri più rilevanti le città di Poseidonia e di Elea, rinominate dai Romani rispettivamente Paestum e Velia. La rilevanza dei lasciti architettonici e culturali è particolarmente evidente a Paestum, sia negli scavi sia nel ricco e importante museo, con alcuni reperti unici al mondo nel loro genere. Velia offre, per ora, meno per quanto riguarda i lasciti architettonici, ma è luogo e custode di una parte fondamentale del pensiero filosofico antico, poiché a Parmenide, di qui nativo e poi amministratore, dobbiamo l’impostazione del problema dell’essere e la fondazione di una scuola, appunto chiamata eleatica, che avrà tra i suoi protagonisti anche il filosofo Zenone.
Non possiamo, poi, dimenticare avvenimenti storici importanti accaduti nella piana del Sele e nel Cilento: dalla definitiva sconfitta di Spartaco da parte di Crasso nel 71 a.C. al naufragio della flotta di Ottaviano presso Palinuro, nel 36 a.C., durante la sua lotta contro Sesto Pompeo e il suo rifugiarsi a Velia; dal soggiorno di Cicerone sempre a Velia, nel luglio del 44 a.C., e del suo incontro con Bruto lì fermatosi con la sua flotta; dalla congiura di Capaccio del 1246 contro Federico II alla deposizione del corpo dell’evangelista Matteo – proveniente da Velia via Casal Velino e Rutino – nella chiesa del Granato in attesa di essere traslato a Salerno il 6 maggio del 954. Poi abbiamo le scorrerie saracene, con la conquista di Agropoli del 1630, e la presenza di Luisa Sanfelice nel castello angioino-aragonese che domina Agropoli, da dove si muoverà per andare incontro al suo triste destino. Lo stesso avverrà, nel 1815, a Gioacchino Murat che, partito da Agropoli e diretto a sud, troverà a Pizzo Calabro il plotone di esecuzione.
L’evento più importante del secolo passato è lo sbarco del 9 settembre 1943 degli anglo-americani sulle spiagge del Golfo di Salerno, sbarco conosciuto col nome di Operation Avalanche.
Fin qui la storia. Ma il Cilento – come del resto tutto il territorio circostante – è anche terra di miti e di leggende dal fascino immortale. Basterà accennare ai fatti importanti narrati nell’Odissea, al mito di Ulisse e del canto delle sirene, mito così bene ambientato nel mare di Leucosia, l’odierna Punta Licosa; e poi il mito di Enea e della tragica fine del nocchiero Palinuro, da cui il nome dato all’attuale splendida penisola che si protende nel mare quasi al centro della costa cilentana. Si parla, poi, di un approdo di fortuna di Paolo di Tarso nel viaggio verso Roma dove troverà il martirio. E in ultimo della presenza di San Francesco e della celebre predica ai pesci proprio dallo scoglio al santo intitolato nella spiaggia agropolese di Trentova.
Altre realtà vanno sottolineate come importanti: la vantaggiosa posizione geografica del Cilento che comprende montagna e mare; Agropoli, poi, si trova alle porte del Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni: è uno di quei posti che uno dovrebbe visitare almeno una volta nella vita; vi è la ricchezza di un ingente patrimonio storico-artistico; vi è una eno-gastronomia non sempre ben conosciuta, ma di qualità assolutamente eccellente e, per di più, salutare. Non per niente è nel Cilento, e precisamente nella località di Pioppi, che è stata studiata e messa a punto la famosa “dieta mediterranea”, dal 2010 definita dall’UNESCO “patrimonio immateriale dell’umanità”.